In questo numero di “Andiamo a casa di….” è stata Sofia a portarci a passeggio tra le mura della sua cittadina: Greccio, uno dei borghi più belli e tra i più conosciuti d’Italia, di origine medievale, in provincia di Rieti.
Sofia ci ha parlato delle sue attrazioni più importanti, tra cui la fontana cinquecentesca, la chiesa di S. Michele Arcangelo e la chiesa di S. Maria del Giglio, ma soprattutto del Santuario francescano, costruito nel 1228 nell’eremo in cui San Francesco, nel 1223, ricreò il primo Presepe. Greccio è conosciuta proprio grazie a questo avvenimento e si distingue da tutte le altre rievocazioni proprio per l’evento storico da cui trae origine.
La storia racconta infatti che San Francesco, di ritorno dai suoi viaggi in Palestina e di passaggio presso la valle reatina, rivide nel paesino di Greccio e nella Valle Santa la stessa atmosfera di semplice povertà che caratterizzava il luogo in cui era nato Cristo, Betlemme; convinse così il Papa ed il signore del borgo a rievocare la natività proprio in quel paesello. La notte di Natale del 1223, il desiderio del Santo fu esaudito e in una grotta, con tutta la popolazione presente, venne celebrata la nascita di Gesù, adagiando una statua del bambino in una mangiatoia, riscaldata dal fiato di un bue e di un asinello. La leggenda racconta che il signore del borgo vide la statua del bambinello prendere vita, per qualche istante, tra le braccia del Santo.
Particolarità della rappresentazione fu il fatto che San Francesco insistette affinché nella rievocazione non vi fossero la Madonna e San Giuseppe. Dal 1972, ogni Natale a Greccio si rivive quella notte con una rievocazione storica che fa di questo borgo un punto di riferimento per la Cristianità.
Grazie Sofia per averci fatto conoscere una delle meraviglie della nostra bellissima penisola, un posto da visitare anche in vista delle celebrazioni del prossimo anno a 800 anni dall’istituzione del primo presepe!
Gioia Morgante