Il traffico delle opere d’arte contraffatte è tra i più lucrativi del mondo, dopo quello di droga e armi. Per questo motivo, prima ancora che venissero emanate leggi internazionali in materia, in Italia è nato il Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, che si occupa specificamente di proteggere gli artisti, le opere d’arte e i cittadini da illeciti, trafugamenti, esportazioni e falsificazioni (https://www.beniculturali.it/carabinieritpc).
Nell’ambito di un master in “Esperti nelle attività di valutazione e di tutela del patrimonio culturale” dell’Università Roma Tre (https://studiumanistici.uniroma3.it/didattica/post-lauream/mastertpc-esperti/), la dottoressa Clotilde Maria Jovino Podestà, ha svelato alle studentesse di Porta Nevia i segreti di una banda internazionale di falsari e le modalità in cui è possibile riconoscere un’opera d’arte autentica rispetto a una falsa. Piccoli dettagli, dimensioni diverse, materiali differenti, firme ricalcate… tutti elementi che, a un occhio inesperto, possono sfuggire ma che, invece, fanno la differenza per gli esperti.
Nel caso di studio, non si trattava solo di copiare opere d’arte, ma di tutta una catena che prevedeva la falsificazione dei timbri, delle certificazioni, delle firme, dei moduli e che ha portato per 10 anni un ricco bottino alla banda.
Grazie alle operazioni dei Carabinieri, tuttavia, sempre più vengono scoperte e sgominate queste associazioni a delinquere (non si tratta mai di una sola persona) e tutelati i cittadini e l’arte!