Nella mattina del primo giorno di convention, le nuove arrivate hanno avuto l’opportunità di visitare il maestoso Palazzo Corsini, un’eccezionale tappa nel contesto della bellezza di Roma. Le ragazze si sono organizzate in gruppi, una scelta che ha arricchito ulteriormente l’esperienza di questa affascinante visita.
Il Palazzo è stato descritto come un luogo che ha profondamente impressionato le partecipanti, una destinazione che, molto probabilmente, non avrebbero mai avuto l’occasione di visitare in altre circostanze.
Lavinia, in particolare, è rimasta colpita dall’approccio di gruppo alla visita, apprezzando l’interazione e la condivisione delle diverse scoperte fatte da ciascun membro del team,
sottolineando l’importanza dello spirito di squadra. Viola, d’altra parte, è rimasta piacevolmente sorpresa dalla vasta collezione di opere d’arte presenti e dalla cura meticolosa con cui il Cardinale Corsini ha organizzato la disposizione di tali capolavori. Mentre passeggiava tra i corridoi del palazzo, è rimasta affascinata dalla profonda immersione del suo gruppo nella bellezza circostante. Tante erano le opere da rendere difficile il fatto di notare alcuni dei quadri e delle statue presenti, dato che tutto sembrava essere perfettamente integrato nel contesto generale.
Dopo il pranzo, le matricole hanno trascorso il pomeriggio esplorando Porta Nevia in compagnia di Margherita e Flavia. Durante questa esperienza, si è posta un’enfasi speciale
sui valori dell’appartenenza e dell’amicizia, attraverso la lettura e la successiva riflessione di un noto brano tratto dal “Piccolo Principe”, in cui il protagonista incontra la volpe. Questo ha suscitato numerose riflessioni sull’essenza dei rapporti e sul valore della cura reciproca. L’attività si è conclusa con un divertente gioco sulla piattaforma Kahoot, finalizzato a consolidare alcuni aspetti pratici della vita della Residenza, premiando coloro che hanno dimostrato una migliore conoscenza dello stile di vita con gadget brandizzati della Fondazione Rui.
Successivamente, le ragazze hanno avuto l’opportunità di incontrare don Luca, il cappellano di Porta Nevia, che le ha invitate a partecipare a una riflessione basata su un passo del Vangelo in cui Gesù pone una domanda ai suoi discepoli: “Chi dite che io sia?”. Questa meditazione aveva l’obiettivo di incoraggiare le giovani a esplorare il significato e il ruolo che Gesù svolge nelle loro vite.
Dopo la cena le ragazze si sono dedicate alla visione del film “Pelè”. Il film, dice Cristiana, è stata un’esperienza davvero positiva, che ha suscitato numerose riflessioni, successivamente condivise e discusse tra tutte le partecipanti, che hanno così potuto riflettere sui loro punti di forza e di debolezza, cercando di comprendere quali esperienze le
abbiano condotte dove si trovano oggi. Nella seconda parte dell’incontro, sono state condivise esperienze personali e sono emersi aspetti della vita in residenza che potrebbero rivelarsi strumentali per il processo di crescita individuale.
La convention è giunta alla sua conclusione domenica mattina, con un incontro speciale denominato “Alla scoperta di sé”, tenuto da Giorgia Gramantieri e Filippo Rubbo, attori e formatori del gruppo Eleusis.
Viola ha definito questo incontro come estremamente interessante, soprattutto per la vasta gamma di attività proposte in così breve tempo, che hanno reso l’esperienza incredibilmente arricchente. Ogni partecipante ha preso parte con entusiasmo a tutte le attività, contribuendo a gettare le basi per il proseguimento di questo progetto.
Lavinia, a sua volta, è rimasta piacevolmente sorpresa dall’approccio di Giorgia e Filippo. Ha trovato l’esperienza molto positiva e stimolante, notando sia elementi familiari, grazie alle sue esperienze passate nel percorso liceale, che nuove prospettive, soprattutto nel modo in cui la rappresentazione teatrale si è sviluppata. Ha apprezzato particolarmente l’aspetto interattivo dell’attività e il modo in cui è stata dimostrata la sua applicabilità pratica nella vita quotidiana, considerando tutto ciò come un valore aggiunto.
La convention ha certamente dimostrato quanto sia importante offrire alle studentesse la possibilità di esplorare e abbracciare la loro vera identità in un ambiente di supporto.
Questo evento ha segnato l’inizio di un viaggio di scoperta personale che accompagnerà le nostre matricole durante il loro percorso universitario e oltre, rafforzando la loro autostima e promuovendo relazioni autentiche.
Chiara Rossi