Il tema della Convention 2023 delle residenti senior di Porta Nevia è stato quello delle relazioni, per imparare a crescere in relazioni sane e costruttive da tutti i punti di vista.
Durante il nostro primo incontro, il venerdì pomeriggio, ci siamo occupate delle relazioni di coppia, e in particolare della dipendenza affettiva, con la psicoterapeuta e analista transazionale Elisa Rudel. In particolare, abbiamo analizzato gli aspetti da non sottovalutare nelle relazioni, a partire da atteggiamenti quotidiani, gesti, parole e sensazioni, per comprendere la qualità dei legami che instauriamo. Poi ogni residente ha proposto il testo di una canzone d’amore che le piaceva, per capire come a volte possano arrivarci messaggi di vita piena ma anche idee di amore deviate e disfunzionali, senza che ci facciamo caso.
Il mattino del secondo giorno di convention, ci siamo impegnate in una serie di attività all’aria aperta, focalizzate sul team-building e sul lavoro di squadra, in un piccolo anticipo di quelli che saranno i temi del progetto Jump di quest’anno. Accolte dal Parco Avventura Fregene, avvolte nella natura, ci siamo cimentate prima in un’attività di orienteering a squadre, aiutate nella prova solo da una bussola, una mappa e dalla nostra capacità di metterci in gioco e collaborare con le compagne, e poi nei classici percorsi che si snodano sugli alberi, tra zip-lines e vari esercizi/passaggi sospesi a mezz’aria (compresa una tavola da surf!). I momenti di apprendimento sono quindi stati affiancati da moltissime occasioni di divertimento, dando modo ad ognuna di imparare qualcosa in più sui propri limiti e sui punti di forza propri e altrui, rafforzando quelle relazioni che sono state al centro della Convention.
Nel primo pomeriggio di sabato abbiamo invece trattato il tema delle “relazioni generative”, a cura della docente Margherita Daverio.
Abbiamo compreso che le “relazioni generative” si possono sviluppare in ogni ambito: in famiglia, tra amici, in coppia. Sono le relazioni che danno vita, che donano pienezza, che fanno emergere i talenti, che aiutano a crescere. Con sguardo attento e fiducioso verso il mondo, aiutano a aprirsi agli altri e a coltivare progetti per migliorare ciò che abbiamo attorno.
Nella seconda parte dell’incontro, invece, abbiamo guardato un breve video riassuntivo della vita della beata Guadalupe Ortiz de Landazuri, insegnante e ricercatrice: pioniera per molti aspetti, ha inseguito il suo sogno, senza trascurare l’importanza dei valori e delle relazioni con gli altri. Nell’ultima parte dell’evento, abbiamo condiviso le nostre idee sul “messaggio” trasmesso dal video. Proprio in questa occasione vi è stata una profonda partecipazione che ha reso l’intervento di ciascuna uno spunto di riflessione per meditare sul significato più intrinseco delle relazioni generative e dei loro benefici.
I Fori Imperiali e, in particolare, la Domus Tiberiana, da poco aperta al pubblico dopo 50 anni di chiusura, sono stati sfondo della terza giornata di convention. Domenica 8 ottobre, infatti, abbiamo visitato il Palatino. Ludovica, residente e studentessa magistrale di filologia moderna presso l’università di Roma Tre, ci ha spiegato che questo luogo ebbe in età imperiale una grande rilevanza sociale e culturale: come la leggenda narra, il Palatino è il luogo dove fu fondata Roma e per questo motivo erano situati qui sia i templi dei maggiori culti romani, sia le Domus imperiali, tra cui anche, appunto, quella Tiberiana, una delle poche rimasta “intatta”. Abbiamo potuto percorrere gli ampi corridoi della Domus, dove sono ora ospitati alcuni reperti archeologici, e abbiamo appreso la storia della sua riqualificazione tramite dei video esplicativi preparati dall’ente Parco Archeologico del Colosseo. Ludovica ha poi spiegato alle residenti che la Domus comprendeva anche un criptoportico, che collegava la Domus Tiberiana alla Domus Neroniana. Ora questo lungo passaggio sotterraneo ospita dei giochi di luce che simulano gli affreschi che un tempo decoravano il corridoio, per far immergere ogni spettatore all’interno di un tempo che ormai non esiste più.
Le ragazze, dopo aver visitato l’immensa dimora dell’imperatore, hanno potuto visitare i Fori Imperiali liberamente prima di tornare in residenza. Anche questa è stata una giornata all’insegna di risate, osservazioni, domande e anche di silenzi davanti ad un’antica bellezza che appartiene alla città in cui ormai viviamo.