Tra il 25 e il 31 luglio 2024 alcune residenti di Porta Nevia hanno avuto la possibilità di partecipare a un progetto di volontariato nella città di Barcellona. Una settimana dedicata all’assistenza di anziani, poveri e disabili.
Questo viaggio ha avuto inizio il 26 luglio, giornata che le ragazze hanno passato con i volontari di Terral, un’organizzazione no profit che si occupa della formazione di ragazze immigrate dei quartieri più poveri di Barcellona. Qui le residenti hanno assistito a uno spettacolo teatrale realizzato dalle regazze, e aperto anche alle loro famiglie, che ha riscosso un grandissimo successo, creando un clima di festa, cordiale e di apertura anche verso le ospiti. Per molte di queste giovani, spiegano le nostre volontarie, l’associazione diventa un vero e proprio rifugio, un luogo dove alcune crescono fin da bambine, per poi diventare a loro volta volontarie e riscattare la propria esistenza.
Barcellona è stata però anche una scoperta dell’arte di Gaudì, con le visite alla casa Batllò e alla casa Milà, e passeggiate tra l’Arc de Trionf e la Placa Reial.
Un’altra delle attività in cui sono state coinvolte le residenti è stata quella di aiuto alle suore Misioneras de la Caridad, che ogni giorno preparano i pasti destinati alle persone più povere di Barcellona. Nei quattro giorni successivi le ragazze si sono suddivise nei due turni dedicati al pranzo, tagliando cipolle, patate e altre verdure, apparecchiando i tavoli e distribuendo i pasti. Subito dopo il pranzo, questa efficiente catena di montaggio passava al lavaggio e alla sistemazione dei tavoli per il turno successivo. Incredibile per le ragazze la varietà di nazionalità che trovavano riunite alla mensa, pranzando e pregando in diverse lingue, ma tutti insieme e con un grande spirito di solidarietà.
Infine le nostre residenti si sono spostate al Cottolengo del Padre Alegre, una struttura che accoglie persone con disabilità fisiche e intellettive. Qui sono rimaste colpite dalla cura e dall’attenzione che le suore dedicano a ogni ospite, dal loro modo di comunicare e di cercare di rendere questo ambiente il più accogliente possibile, grazie a musica, cartoni e attenzione ai minimi dettagli.
Non poteva mancare poi la Sagrada Familia, dove le residenti hanno potuto assistere alla celebre messa internazionale: Irene ha persino avuto l’occasione di lettere la prima lettura, ascoltata dalle altre ragazze sedute al primo banco! Ad accompagnarle le parole di Jose Manuel Almuzara, architetto e grande esperto di Antoni Gaudì, che durante un’interessantissima tertulia, ha introdotto loro l’opera di questo importante artista.
Veronica Del Puppo